Giovedì ore 21.30 serata dedicata al ritrovo dei soci, primavera, anno 1998, eravamo nella nostra gloriosa sede di viale Cadorna, stavamo parlando dell’ultimo raduno fatto a settembre 1997, purtroppo con una non buona riuscita causa il maltempo, pensavamo di fare per l’anno in corso qualcosa di diverso da quello che avevamo sempre fatto fino ad allora, la prima cosa che ci venne in mente fu quella di cambiare periodo, non più settembre; iniziammo a sfogliare il calendario della federazione per cercare un periodo dove, nelle nostre vicinanze, non ci fossero altri raduni, la cosa non era semplice, intanto le ore passavano, non si arrivava a niente di particolarmente entusiasmante, decidemmo di fare una pausa e iniziammo un torneino di freccette, la serata era calda, e per dissetarci bevevamo un po’ di vino, giocando e riflettendo sempre sul raduno si pensò di fare un raduno invernale, pensavamo anche a cosa dare da mangiare, le voci all’inizio furono un poco contrastanti, c’era chi era favorevole chi no, le ore passavano ed i soci cominciarono a lasciare la sede, rimanemmo in pochi, ma sicuramente buoni, visti i risultati futuri…….., era circa mezzanotte, la decisione fu presa:….. il raduno 1998 si sarebbe fatto a Novembre, e di slancio ci venne subito in mente cosa dare da mangiare a chi partecipava, una bella porchetta. Per evitare brutti scherzi del tempo si penso di organizzarla in prossimità dell’estate di San Martino l’ 11 o comunque la 2^ domenica. a quel punto ci mancava di dare un nome al raduno, intanto continuavamo a giocare a freccette, e da mezzanotte si arrivò alle 3,00 e fra una freccetta ed un bicchiere di vino 5 litri, ad un socio venne in mente il nome « Motomaialata » rimanemmo un attimo zitti ma poi ripetendolo la cosa ci piacque, veramente il presidente non era molto d’accordo, ma la maggioranza vinse, eravamo rimasti in cinque a quell’ora.
Il Giovedì seguente ne parlammo con il resto del gruppo, l’idea passò ai voti, chiedemmo ad un ex socio di disegnare un maialetto che andasse in moto, e dalla mente del ex socio nacque l’attuale mascotte della “Motomaialata”. Iniziammo i preparativi per l’organizzazione, i soldi erano quelli che erano e così decidemmo di cercare qualcuno che ci aiutasse nella cosa; cercammo degli sponsor, chiedemmo anche il patrocinio al comune di Lucca, ma non ce lo dettero, ci dissero che non gli piaceva il nome. Per fortuna a noi si. Andammo avanti ugualmente,e arrivammo alla fatidica 2^ domenica di Novembre quell’anno eravamo all’incirca un ottantina di moto, la giornata fu caldissima tanto che si poteva fare la staffette anche senza giacca, fu un successo, l’anno dopo i partecipanti aumentarono, tanto da costringerci per il terzo anno a dover cambiare il posto dove organizzare il pranzo, infatti i primi due anni lo organizzammo presso il ristorante del nostro amico Ivano titolare della attuale trattoria del Bamboro, ma per il terzo ed altri tre a seguire dovemmo trovare un altra sistemazione, sempre con l’aiuto del nostro amico Ivano che ci dava supporto con la cucina , ci spostammo nel paese di Gallicano, le iscrizioni le cominciammo a fare presso il “Foro Boario”, come ancora oggi vengono fatte; da allora sono passati, anzi, volati 16 anni, dei vecchi soci organizzatori siamo rimasti solo alcuni, ma quelli che sono subentrati non sono stati da meno come capacità e voglia di fare. Questi sono stati i primi passi della Motomaialata che adesso è una manifestazione conosciuta un po’ in tutta Italia.