29.09.2024
Dopo qualche giorno di pioggia, le previsioni lasciano sperare.
Il giro di oggi non è un classico, ed quasi meglio, ogni volta che lo facciamo almeno lascia quel qualcosa in più e la voglia di ritornarci
Ritrovo ore 9 al Foro Boario, i km sono 400 e non possiamo tardare molto la partenza.
Il primo tratto prevede autostrada fino a Carrodano per poi prendere la ss1 che direzione Bracco.
Le temperature sono gradevoli, il cielo sgombro e l’asfalto ottimo come ormai se ne trovano pochi.
Inutile dire quanto sia conosciuto e apprezzato dai motociclisti questo tratto di strada, infatti non siamo di certo soli ad affrontare tutta quella miriade di curve veloci, carovane di motociclisti, più o meno agguerriti, ci fanno compagnia in entrambe le corsie.
Una sosta prima di scollinare per Sestri Levante per radunarci e confrontarci su quel tratto di strada veramente come pochi in zona.
La strada è ancora lunga, risaliamo in moto e scendiamo verso il mare, le temperature superano adesso i 20°C, quasi abbiamo caldo.
Una piccola sosta tecnica con un caffè e ripartiamo direzione Lavagna, il mare ci affianca e ci fa compagnia ma giusto per un piccolo tratto, giriamo e seguiamo le indicazioni per Santo Stefano d’Aveto.
Ci lasciamo il mare alle spalle e iniziamo a salire, il paesaggio cambia, adesso l’Appennino la farà da padrone fino a casa.
Le temperature cominciano infatti a scendere, l’abbigliamento tecnico non proprio estivo si fa voler bene.
Anche qui il manto stradale è degno di nota, sporcato giusto dalle foglie e dall’erba portati sul manto stradale dalle piogge dei giorni precedenti.
Ogni volta che percorri la Val d’Aveto è impossibile non contemplare il paesaggio, muta continuamente da montagne ricche di vegetazione a colline più rocciose a vallate verdeggianti.
I colori sono tipicamente autunnali, quasi meglio di quelli estivi e, a son di curve, arriviamo a S.Stefano d’Aveto giusto per pranzo.
Purtroppo il primo locale, quello preventivato, era chiuso, anche in centro un’Osteria, che dal profumo prometteva veramente bene, chiusa pure lei.
Ormai rassegnati proseguiamo e troviamo un bar pasticceria aperto, quasi un miraggio nel deserto. Parcheggiamo velocemente e ci mettiamo ai tavoli, piadine, panini e toast ci hanno rifocillati.
Un posto consigliato per un pranzo veloce anche per la simpatia del personale, bar pasticceria Marrè.
Siamo quasi a metà giro, non periamo tempo e risaliamo in moto, un breve rabbocco ai serbatoi e proseguiamo direzione Piacenza per raggiungere il passo del Tomarlo, dove è obbligatoria la foto di rito.
Scattata la foto è il momento di scendere per raggiungere il Bedonia, Borgo Val di Taro e quindi il passo del Brattello.
Il meteo tiene, ma il sole della costa Ligure è ormai un ricordo, dei bei nuvoloni ci fanno compagnia, ma fortunatamente senza pioggia.
Arriviamo al Brattello, i boschi frondosi e il manto stradale “abbastanza” da rivedere fanno sembrare questo tratto quasi una gita dentro una foresta pluviale.
Finalmente arriviamo a Pontremoli, all’orizzonte vediamo anche un cielo azzurro.
Una volta radunati percorriamo la ss62 verso Aulla per poi proseguire verso Fivizzano e Casola in Lunigiana.
Qui ancora boschi ci attendono e ci accompagnano fino a Gramolazzo per l’ultima sosta vista lago prima del rientro. Ultima bevuta e battute e ripartiamo per non tardare troppo.
Da qui le moto vanno praticamente da sole, un tragitto di rientro ormai ben conosciuto.
Più di 10 ore in moto e 400km di gioia per gli occhi e per l’animo!
Per chi ha tempo ecco il percorso:
Lucca – Bracco – Tomarlo – Gramolazzo – Lucca
Come sempre ottima giornata in ottima compagnia!
Grazie a chi c’era e alla prossima!
Stay Tuned!